Ark 52

Insicurezza

dicembre 2024

Il piano editoriale per l’anno 2024-2025 della rivista di architettura e paesaggio Ark individua quattro possibili traiettorie di ricerca che descrivono altrettanti futuri, da un lato così come si stanno delineando in virtù dei fenomeni globali in atto e, dall’altro, definiti da pratiche, movimenti e prospettive di pensiero che a quegli stessi fenomeni globali stanno facendo fronte e rispetto ai quali sono impegnate ad offrire una diversa possibilità di evoluzione.
Mai come oggi il tempo che stiamo vivendo è dominato dall’imperativo della velocità: degli scambi, degli spostamenti forzati, dell’evoluzione delle produzioni così come del ritorno e del logoramento delle forme e delle estetiche.
È allora entro questo orizzonte instabile determinato dalla velocità dei cambiamenti che Ark articola i quattro temi che definiscono il piano editoriale: dall’Insicurezza (Ark 52, dicembre 2024), sintomo di un disagio e allo stesso tempo incentivo al rovesciamento dello stato delle cose, alla Produttività (Ark 53, marzo 2025), uno strumento per “lavorare meglio” liberandosi dal primato dalla performance; dalla Decrescita (Ark 54, giugno 2025), un tema controverso e affatto al riparo dai rischi di nuove ineguaglianze sociali, all’Ospitalità (Ark 55, settembre 2025), di cui si indagheranno i significati simbolici e le ambivalenze, che solleciteranno così una continua ricerca di senso.
A una instabilità sistemica corrispondono molteplici quanto diffuse forme di Insicurezza che si traducono in una mobilità che riguarda qualunque aspetto del quotidiano, dalle relazioni personali ai beni, agli oggetti e al denaro, dai luoghi alle idee.
Alla crescente privatizzazione dello spazio corrispondono nuovi gradi di sorveglianza e controllo, che fanno della “privatopia” coniata da Evan Mckenzie nel 1996 un paradigma securitario diffuso e trasversale rispetto a un dato status e al benessere economico di una élite.
Tutti hanno in qualche modo paura, di cosa? Come lo spazio può farsi espressione o condizionare la percezione di questo sentimento?

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