Piano Editoriale

2017-2018

Dopo aver indagato lo sguardo del singolo sul mondo (2016-2017), il progetto editoriale della rivista Ark per l’anno 2017-2018 individua quattro temi universali, infanzia, frontiera, ecumene, ecosofia, inclusi gli uni negli altri a formare un sistema concentrico. Ad essi corrispondono quattro dimensioni spaziali e quattro età della vita, di cui la prima è apertamente dichiarata (Ark 24, Infanzia) e corrisponde al tempo della libertà creatrice e del gioco, mentre le altre, l’adolescenza, la vita adulta e l’età avanzata, sono espresse attraverso l’individuazione di alcuni tratti ad esse peculiari: l’adolescenza quale età della definizione di un limite (Ark 25, Frontiera) necessario a circoscrivere un’identità fragile e in divenire, la vita adulta come esercizio della convivenza tra gli individui – secondo quali linguaggi e quante e quali declinazioni dell’habitus – entro il mondo che essi abitano (Ark 26, Ecumene), l’età avanzata e la sua abdicazione al consolidamento di uno status e di una reputazione, percepiti come vincoli e limiti, a cui sostituire una ricerca di un orizzonte di senso più grande (Ark 27, Ecosofia). Queste età dell’esistenza, allineate in modo meccanicistico lungo un tragitto biologico, non fanno il proprio corso linearmente: perdurano in uno stato di latenza e riemergono, soccombono all’oblio e si riaffacciano involontariamente alla coscienza attraverso il ricordo, diventano modelli da imitare o rimuovere.

 

Quattro dimensioni temporali e spaziali a cui corrispondono quattro declinazioni del fare architettura. L’architettura è vedere per la prima volta (Infanzia), è definire un limite tra sé e l’altro, tra civilitas e natura selvaggia (Frontiera), è predisporre un luogo affinché le differenze si palesino, specchio del demos e del polemos (Ecumene), è un viatico e una stanza – con quali pareti e aperture, con quali trasparenze – che entra in risonanza con la biosfera (Ecosofia).

 

Comune ai quatto temi è l’habitat. Habitat è l’insieme delle condizioni fisiche e culturali che permettono la sopravvivenza delle specie, dalla stanza in cui veniamo al mondo ai confini del mondo abitato dall’uomo all’ecosfera.

 

Nessuno tra i temi qui enunciati si presta a semplificazioni ideologiche, nemmeno quello più connotato in questo senso, l’ecosofia. Di tali interperetazioni cercheremo la pluralità, la tenacia e le debolezze, le assonanze e le contraddizioni, nel segno di una ricerca fondata su un’attitudine pluridisciplinare che contraddistingue la storia di Ark.