ARK 50
TECNOFILIA
GIUGNO 2024
Comitato Scientifico
Matteo Agnoletto, Gianenrico Bernasconi, Juan Calatrava, Andrea Canziani, Franco Farinelli, Silvia Loddo, Renata Meazza, Sara Protasoni, Massimiliano Savorra, Annalisa Viati Navone
Direttore
Davide Pagliarini
Comitato di Redazione
Francesca Acerboni, Michela Bassanelli, Giovanni Comoglio, Michela Facchinetti, Francesca Gotti, Jacopo Leveratto, Marco Mazzola, Valentina Merz, Lara Monacelli Bani, Maria Claudia Peretti, Elena Turetti
AcquistaAbstract
La Tecnofilia, il tema indagato in questo numero della rivista Ark, esprime una peculiare quanto antica consonanza tra il sé e la Tecnica. La coscienza di “poter” padroneggiare una tecnica è all’origine di ciò che distingue l’umano dal suo intorno vivente. Padroneggiando una tecnica si stabilisce una nuova distanza, si guarda più lontano, ci si separa dalla propria condizione precedente, ci si avventura oltre un intorno conosciuto. La coscienza tecnica rende accessibile una realtà nuova e allo stesso tempo allontana il sé dalla realtà fino a quel momento sperimentata. In questo doppio movimento, di conquista e di fuga, dimora l’ambivalenza dell’agire tecnico e vengono in essere inquietudini nuove.
Quando la tecnica diventa un’applicazione protesica, una macchina antropomorfa capace di moltiplicare le facoltà umane, la potenza disponibile cresce a dismisura, offrendo all’individuo che la impiega il piacere del dominio, l’esaltazione derivante da una inedita libertà.
Se da un lato la tecnica ci è indispensabile, dall’altro promuoverne ed inseguirne il potenziamento infinito ci espone a quella dimensione illimitata e terribile che gli antichi collocavano nella hybris.
Quando le promesse offerte dalla Tecnica sono tanto vaste da determinare una adesione incondizionata ad essa, l’agire tecnofilico dà luogo a un autoaccecamento, a inedite superstizioni. Da effige della razionalità, la tecnofilia torna a dischiudere paure recondite che si credevano vinte e che riemergono con lo spostamento continuo dell’idea di limite.
Ark indagherà nelle pagine di questo numero l’orizzonte infinitamente dilatato della Tecnofilia. Si interrogheranno tecniche, gesti, pratiche e progetti con l’intento di mettere in discussione quell’intesa tra uomini e tecnologie così irriducibile e totalizzante da escludere il mondo naturale, abitato da fenomeni ciclici, da realtà che seguitano ad essere le stesse. Ad orientare la ricerca si porrà un assunto, di cui si proveranno ad indagare le possibilità: quello di una tecnica che non agisce in contrasto con la Natura e i suoi ecosistemi ma al contrario possa stabilire con essi una relazione di reciprocità e di interdipendenza.
Sommario
Ai lettori / Tecnofilia
Testo di Davide Pagliarini
Editoriale / Tecnofilia
Testo di Flaviano Celaschi
Crossing / Tutelare l’umano
Incontro con Enrico Giannetto e Pier Cesare Rivoltella
A cura di Maria Claudia Peretti
900 lombardo / Semplicità della forma
Studio De Pas D’Urbino Lomazzi, stabilimento Acerbis International, Seriate (Bergamo), 1973-1975
Testo di Michela Bassanelli
Disegni e immagini Archivio CASVA, Centro di Alti Studi sulle Arti Visive
Enciclopedia del saper fare / La tecnica secondo Frattini
Gianfranco Frattini, Appartamento CPF, Bergamo, 1955; Appartamento MSC, Milano, 1970-1971
Testo di Benedetta Patella
Materiale iconografico Studio/Archivio Gianfranco Frattini, Centro Studi e Archivio della comunicazione dell’Università di Parma (CSAC)
Contemporaneo lombardo / Macchinismo addomesticato
Balance Architettura, Bicocca SuperLab, Milano, 2020-2023
Testo di Marco Mazzola
Fotografie di Filip Dujardin
Officina / Luminose plasticità disequilibranti
Di polimeri illuminanti
In conversazione con Ugo La Pietra
Testo di Valentina Merz e Lara Monacelli Bani
Incontri ravvicinati / Umanesimo tecnologico
Marco Zanuso, Casa Sapper, Musso (Como), 1972-73
Testo di Davide Pagliarini
Estratti dell’intervista a Richard e Dorit Sapper – Archivio Sapper
Fotografie Richard Einzig
Land / Il gigante gentile
Gaetano Moretti, Centrale idroelettrica Taccani, Trezzo sull’Adda (Milano), 1905-1906
Testo di Jacopo Leveratto
Fotografie a colori di Valentina Marcarini
Fotografia / I metalmeccanici del deserto
Testo di Elena Turetti
Fotografie di Andrea Pertoldeo
La città rimossa / Scintille sepolte
La sede storica del CISE, Segrate, 1960
Testo di Francesca Gotti
Fotografie di Giovanni Emilio Galanello
Wunderkammer
Il mondo sul filo, Rainer Werner Fassbinder
Richard Sapper, Jonathan Olivares (a cura di)
Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi, Werner Herzog
Olivetti. Storie da una collezione, Alessandro Santero, Sergio Polano
Tecnosofia. Tecnologia e umanesimo per una scienza nuova, Maurizio Ferraris, Guido Saracco
A cura di Michela Facchinetti