Ark 6
Architettura Industriale
Luglio 2011
Comitato Scientifico
Paolo Mestriner, Giuliano Venturelli, Paolo Vitali
AcquistaAbstract
Una relazione intensa, quella tra industria e architettura, non priva di aspetti controversi, all’interno della quale il ruolo degli architetti ha assunto nel corso del tempo significati molto differenti e talvolta contraddittori, tanto è vero che ancora trent’anni fa, quando paradossalmente l’industria, intesa come comparto produttivo, nelle società occidentali iniziava a declinare, Francis Duffy, uno dei più sensibili progettisti di ambienti di lavoro, sottolineava con le seguenti parole la necessità di un approccio nuovo: “per troppo tempo l’architettura industriale è stata lontana dai valori umani: gli esterni perfetti, gli interni tristi e insignificanti. Le nuove circostanze sociali e politiche possono cambiare l’architettura industriale perchè diventi meno macchina nel suo aspetto esteriore e più sociale nei suoi contenuti”. Il rapporto tra l’architettura e il progetto industriale o se si vuole, in termini più attuali, la progrettazione integrata degli edifici produttivi, resta quindi un campo di sperimentazione aperto e potenzialmente assai fecondo, con una forte componente sociale, e la ricerca verso un habitat lavorativo più consono e la sua radicale trasformazione sono tuttora sfide in cui il ruolo “critico” dell’architetto, portatore di una visione umanistica, resta a nostro avviso imprescindibile.
Sommario
Editoriale / C’era una volta la fabbrica
Testo di Paolo Vitali
Ospite / Luoghi e non-luoghi del lavoro umano
Testo di Domenico De Masi
Past / Dinamico Rigore di volumi
Alziro Bergonzo, ampliamento della Reggiani divisione tessile a Bergamo, 1957-1966
Testo di Paolo Vitali
Past / La dimensione architettonica della produzione
Giandomenico Belotti e Sergio Invernizzi, Centrale del latte “Lactis”, Albano S. Alessandro, Begamo, 1961-64 (lotto 1), 1968-1969 (lotto 2)
Testo di Gianluca Gelmini
Past / Il palazzo industriale
Giuseppe Gambirasio, nuova sede Perofil a Bergamo, 1960-1962
Testo di Paolo Vitali
Past / Giallo, verde, blu: colore a grande scala
Costantini Corsini e Giorgio Wiskemann, nuova acciaieria e nuovo laminatoio per la Dalmine, Dalmine, Bergamo, 1974-1976
Testo di Paolo Vitali
Present / Dialogo con la struttura del paesaggio
Sergio Crotti e Enrica Invernizzi, nuova sede della Noy Vallesina Engineering a Parre, Bergamo, 1990-1994
Testo di Sergio Crotti
Present / Mostrare il processo industriale
Exposure Architects Godi e Mizrahi, termovalorizzatore Rea di Dalmine, Bergamo, 1998
Testo di redazione Ark
Present / Incastrato nel pendio della montagna
Buratti+Battiston Architects, edificio industriale Lamiflex Composites a Ponte Nossa, Bergamo, 2006-2009
Testo di redazione Ark
Present / “Semplici” rimandi visivi
Pasquini, Tranfa, Bianco, Gotti, Nuova sede della Arco a Seriate, Bergamo, 2005-2007
Testo di redazione Ark
Future / Un’occasione mancata?
Del recupero e riuso edilizio a Bergamo
Testo di Sandro Scarrocchia
Future / Lafabbrica dell’arte
Leggeri progetti, riconversione dell’Ex Opificio Italcementi di Alzano Lombardo, Bergamo, 2002
Testo di Giuseppe Arcidiacono
Future / A strapiombo sul Brembo
Cesare Rota Nodari, recupero delle Ex Legler a Brembate di Sopra, Bergamo, 1999-2004
Testo di Gregorio Carboni Maestri
Dossier / Bergamo, un viaggio alla ricerca della città del lavoro
Testo di Eugenia Valtulina e Walter Giliberto
Reporter / Le architetture della magnificenza pubblica nella Parigi degli ultimi decenni
Testo di Maria Claudia Peretti
Land / Utopia Versus Distopia
Il paesaggio delle gated communities
Testo di Davide Pagliarini
Lab / Il giorno più bello della mia vita. Conversazione con Carlo Riva
Testo di Laura Marioni
Design / Architetture fuori scala. Bruno Rota
Testo di Maria Claudia Peretti
Video / Andiam a lavorar
Testo di Angelo Signorelli
Libri 1 / Parallax. Architettura e percezione
A cura di Luciano Passoni