ARK 42
FESTA
GIUGNO 2022
Comitato Scientifico
Matteo Agnoletto, Gianenrico Bernasconi, Federico Bucci, Juan Calatrava, Andrea Canziani, Franco Farinelli, Imma Forino, Silvia Loddo, Renata Meazza, Sara Protasoni, Massimiliano Savorra, Annalisa Viati Navone
Direttore
Davide Pagliarini
Comitato di Redazione
Francesca Acerboni, Michela Bassanelli, Giovanni Comoglio, Michela Facchinetti, Francesca Gotti, Jacopo Leveratto, Marco Mazzola, Valentina Merz, Lara Monacelli Bani, Maria Claudia Peretti, Elena Turetti
AcquistaAbstract
Dopo avere esplorato la dimensione privata dell’intimità, Ark 42 si immerge nel paesaggio collettivo della festa. Le feste uniscono: i Wanderer alla Natura e al Sublime, gli abitanti alla comunità, reale o immaginata, a cui confermano la propria intesa. La festa è tra i momenti più intensi della vita, legato alla fugacità dell’azione performativa e alla durata dei suoi effetti sulla memoria emotiva. L’atmosfera di festa, il sentimento di intensa e talvolta violenta partecipazione che sorge quando se ne fa esperienza coincidono con l’essere coinvolti in un dato luogo e momento, con l’esserci completamente, psiche e corpo.
È con l’industrializzazione che la dimensione della festa oltrepassa i confini della cultura popolare e dell’ambito religioso per espandersi a dismisura, colonizzando luoghi, architetture, oggetti.
Vi è stato un momento nella storia dell’industrializzazione in cui artisti, poeti, intellettuali e produttori riuscirono nell’impresa di avvicinare un mondo ancora permeato di sacralità e di convinzioni morali a quello della macchina. Gli oggetti e i gesti, lontani dall’essere strumentali alla produzione di valori d’uso e di scambio, erano chiamati ad esprimere istanze spirituali e volontà di riscatto poste nelle mani di migliaia di artefici.
In Ark 42 la festa torna ad invadere il fare quotidiano e il lavoro si trasforma nella preparazione di una festa, affatto intesa come il ripetersi di un rituale consumistico, quanto come una forma di devozione, di reciproca appartenenza tra la terra e gli artefatti umani. Una quotidiana atmosfera di festa circonda le produzioni di ogni giorno, innanzandole oltre la loro funzione per consegnarle a un significato ulteriore: ecologico, spirituale, etico.
Può l’architettura tornare a informare la quotidianità portandovi un’atmosfera di assorta concentrazione, di festosa ritualità e di devozione? Può essere ancora capace di produrre un Altrove, di riabilitare una “primavera sacra” in dialettica antitesi rispetto all’uniformità delle scelte che facciamo?
La festa si fonda, ogni volta da capo, su una reinvenzione del quotidiano. Le forme contemporanee in cui essa ha luogo, quando mantengono vivo questo anelito rivoluzionario, testimoniano che un luogo di cambiamento è ancora praticabile.
Sommario
Ai lettori / Festa
Testo di Davide Pagliarini
Editoriale / Allestire la festa: un’epifania dello spazio
Testo di Francesco Lenzini
Crossing / Feste rigeneranti
Incontro con Ilaria Mazzoleni e Paola Serrittu / Landworks
A cura di Maria Claudia Peretti
900 lombardo / Effimero permanente
Sebastiano Giuseppe Locati, Acquario Civico e Stazione Idrobiologica di Milano, Milano, 1906
Testo di Jacopo Leveratto
Fotografie a colori di Valentina Marcarini
Enciclopedia del saper fare / Fantastiche feste meccaniche
I Padiglioni Rai di Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1955-1969)
Testo di Michela Bassanelli
Contemporaneo lombardo / La festa dell’abitare. Variazioni sul tema
Studio Albori (Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, Francesca Riva), Edificio residenziale plurifamiliare in Via Altaguardia, Milano, 1993-1999.
Testo di Marco Mazzola
Fotografie di Gianni Berengo Gardin, Studio Albori, Studio Assemble Lausanne
Officina / Che si mescolino le carte
Il design e la carta
Testo di Valentina Merz e Lara Monacelli Bani
Incontri ravvicinati / Una foresta di simboli
Maffeo Gheza con Eugenio Bertacchi, Villa Gheza, Breno (Brescia), 1929-1935
Testo di Davide Pagliarini
Incontro con i testimoni a cura di Michela Facchinetti
Land / Festa artificiale
Vittoriano Viganò (con Pietro Porcinai), Voliera per la X Triennale, Parco Sempione, Milano, 1954
Testo di Giovanni Comoglio
Fotografia / La lingua rituale dei contadini
Testo di Elena Turetti
Fotografie di Mario Cresci
La città rimossa / Il Giardino delle Delizie, o l’inferno musicale
Festival Terraforma, Villa Arconati, Bollate, 2014 –
Testo di Francesca Gotti
Fotografie di Giovanni Emilio Galanello
Wunderkammer
Magnificent entertainments: temporary architecture for Georgian festivals, Melanie Doderer-Winkler
Uomini e spiriti. I documentari di Luigi Di Gianni
La scomparsa dei riti. Una topologia del presente, Byung-Chul Han
Maria Lai. Legarsi alla montagna, Elena Pontiggia, Piero Berengo Gardin
Le désir de regarder loin, Ilaria Turba
A cura di Michela Facchinetti
Lemmario
A cura di Davide Pagliarini