ARK 40
AURA
DICEMBRE 2021
Comitato Scientifico
Matteo Agnoletto, Gianenrico Bernasconi, Federico Bucci, Juan Calatrava, Andrea Canziani, Franco Farinelli, Imma Forino, Silvia Loddo, Renata Meazza, Sara Protasoni, Massimiliano Savorra, Annalisa Viati Navone
Direttore
Davide Pagliarini
Comitato di Redazione
Francesca Acerboni, Michela Bassanelli, Giovanni Comoglio, Michela Facchinetti, Francesca Gotti, Jacopo Leveratto, Marco Mazzola, Valentina Merz, Lara Monacelli Bani, Maria Claudia Peretti, Elena Turetti
AcquistaAbstract
Dopo aver concluso il piano editoriale 2020-2021 con una esplorazione della frugalità, il nuovo piano editoriale di Ark per l’anno 2021-2022 procede su una traiettoria che il precedente percorso di ricerca ha avviato. La ricerca di una semplicità del vivere si carica ora di tonalità, sfumature e qualità atmosferiche che dicono un peculiare modo di intendere l’architettura come esperienza. Si andrà alla ricerca di verità quotidiane e universali, di quiete e intimità, di armonie cercate nella magia della luce e nel silenzio della natura. Di atmosfere.
L’atmosfera è l’involucro gassoso che circonda il nostro pianeta e senza il quale la Terra sarebbe una luna di polvere e roccia ma è anche il clima psicologico prodotto da una peculiare disposizione di spazi e oggetti che condiziona i nostri stati d’animo.
L’atmosfera avvolge innumerevoli circostanze della vita, definendone l’intensità e colorando l’esperienza di significati che si legano ai luoghi e al loro mistero: dall’atmosfera più inafferrabile propria dell’Aura (Ark 40) a quella di una più domestica intimità (Ark 41), o ancora all’atmosfera che circonda una comunità riunitasi in una festa (Ark 42) o nella dimensione dell’attesa (Ark 43).
L’aura, tema a cui Ark 40 è dedicato, è la qualità più direttamente riferita all’atmosfera, tanto da esserne un sinonimo: è una brezza, un soffio, un vento leggero. Appartiene al territorio dell’invisibile. Occorrono altri sensi, oltre la vista, per coglierla. L’aura rinvia alla malìa, all’incantesimo, all’essere afferrati da un luogo, una persona o da un oggetto che avvertiamo come distanti e mai del tutto comprensibili. L’aura è una qualità avvolge città leggendarie e singoli manufatti, perenni o fragili ed effimeri. Dell’atmosfera l’aura esprime una qualità ulteriore, che rinvia al sacro, a un altrove, a un inatteso che allerta la comprensione razionale, tanto che il suo apparire afferra colei o colui che ne fa esperienza.
Quale interpretazione ha offerto dell’aura l’architettura del ‘900? E quella contemporanea? Se ne è liberata, preferendo ad essa il ripetersi di contenitori inerti e lisci, indifferenti alla sua atmosfera?
Sommario
Ai lettori / Aura
Testo di Davide Pagliarini
Editoriale / Aura
Testo di Giusi Quarenghi
Crossing / Si può progettare l’aura?
Incontro con Mario Ferraguti e Michele Bertolini
A cura di Maria Claudia Peretti
Fotografie di Cristina Cusani
900 lombardo / Aura dello spazio e aura della città
Guido Maffezzoli, Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore in Ponte Lambro, Milano, 1961-64
Testo di Giovanni Comoglio
Enciclopedia del saper fare / Il colosso eresiarca
Aldo Andreani, Palazzo Fidia, Milano, 1929-32
Testo di Jacopo Leveratto, Politecnico di Milano
Fotografie a colori di Valentina Marcarini
Contemporaneo lombardo / Tra terra e cielo
a25 architetti, Il rifugio del gelso, Alta Brianza, 2020-2021
Enrico Scaramellini, Casa FD, Madesimo (Sondrio), 2016 – in corso
Testo di Marco Mazzola
Officina / Gravità della pietra
Grafton Architects, Angelo Mangiarotti
A cura di Lara Monacelli Bani e Valentina Merz
Incontri ravvicinati / L’ora che è stata
Angelo Sesti, Villa Luchsinger, Bergamo, 1923
Testo di Davide Pagliarini
Incontro con i testimoni a cura di Michela Facchinetti
Land / Il reincantamento del paesaggio
Sabbioneta, Mantova, 1554-91
Testo di Jacopo Leveratto, Politecnico di Milano
Fotografie a colori di Valentina Marcarini
Fotografia / Sorvegliare il proprio sguardo
Testo di Elena Turetti
Fotografie di Stefano Graziani
La città rimossa / Affioramenti
Cave di pietra molera, Malnate, Como-Varese
Testo di Francesca Gotti
Fotografie di Giovanni Emilio Galanello
Wunderkammer
Il colore del buio, Alessandro Carrera
Giovanni Segantini. Magia della luce, Christian Labhart
Andrej Tarkovskij. Luce istantanea, Giovanni Chiaramonte e Andrej A. Tarkovskij
Atmosfere. Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Peter Zumthor
Desert cantos, Richard Misrach
A cura di Michela Facchinetti
Lemmario
A cura di Davide Pagliarini