ARK 28
ARCHEOLOGIE
Dicembre 2018
Comitato Scientifico
Federico Bucci, Franco Farinelli, Imma Forino, Silvia Loddo, Renata Meazza, Massimiliano Savorra
Direttore
Davide Pagliarini
Comitato di Redazione
Francesca Acerboni, Michela Bassanelli, Gianluca Gelmini, Francesca Gotti, Michela Facchinetti, Marco Mazzola, Maria Claudia Peretti, Elena Turetti
AcquistaAbstract
Il progetto editoriale per l’anno 2018-2019, che il numero di dicembre 2018 inaugura, rielabora l’eredità fino ad oggi raccolta e si appresta ad esplorare il presente in cui si dà l’esistenza quotidiana di ciascuno di noi: un presente dominato in ogni sua forma dalla tecnica. Si esploreranno la tecnica e l’uomo nuovo che essa ha prodotto. Si indagheranno qui le Archeologie che hanno sigillato il progresso tecnico-scientifico nella memoria e che oggi sono al centro di nuove e inattese riappropriazioni.
Lo sguardo archeologico di questo numero di Ark fa allora emergere una prima e controversa questione: a quali e quante libertà siamo stati disposti a rinunciare per avere in cambio la rassicurante prevedibilità di un agire quotidiano entro tempi e spazi compartimentati?
Ad indicarci la strada sono le figure archeologiche degli aristoi – statisti e pensatori, tecnici e umanisti insieme – capaci di padroneggiare le leggi della meccanica, la consapevolezza del limite a cui la filosofia ci educa, la bellezza desueta delle sfere celesti, le une e le altre necessarie a produrre le possibilità di realizzazione per una società che possa dirsi compiutamente civile. A tenere insieme le forze contrarie del presente non è l’oggetto-feticcio, che sublima il sogno di uno status migliore e reifica l’uomo trasformandolo in merce scambiabile, al più in una cosa inerte. È un impegno civile, ambientale, etico, così connaturato alla vocazione del progettista, non solo architetto.
In un’epoca di infedeltà assoluta quale è quella odierna, è archeologico non tradire un luogo d’origine, un marchio territoriale, un saper fare.
Sommario
Ai lettori / Archeologie
Testo di Davide Pagliarini
Editoriale / Memoria è rivoluzione
Testo di Andrea Canziani
Crossing / Progettare la “modernità”. L’eredità dei CIAM
Incontro con Giovanna Ricuperati e Fulvio Adobati
A cura di Maria Claudia Peretti
900 Bergamo / Ambizione antica
Giovan Battista Santangelo, diga del Gleno, Val di Scalve, Bergamo, 1907-1923
Testo di Gianluca Gelmini
900 Lombardo / La fabbrica per l’uomo
Vito e Gustavo Latis, stabilimento Velca, Legnano, Milano, 1961-1962
Testo di Francesca Acerboni
Enciclopedia del saper fare / Affinità elettive. Gino Cosentino, arte e tecnica nella materia
Testo di Michela Bassanelli
Contemporaneo lombardo / Due case per idealisti
Marco Ortalli, Casa Citterio, Canzo, Como, 2088-2011; Marco Ortalli, con Giacomo Ortalli, Virginia Ortalli e Gaëlle Verrier, Proprietà AGS, Bellagio, Como, 2014
Testo di Davide Pagliarini
Atlante / La radio è parola, è discorso, è ascolto. Radio libere e comunitarie italiane
Testo di Elena Turetti
Incontri ravvicinati / Tensione tra i contrari
Alessandro Ferretti, Nestorio Sacchi, funicolare di Bergamo, 1887-1964
Testo di Davide Pagliarini e Michela Facchinetti
Land / Quando la cultura materiale fa il paesaggio
Armando Ruinelli, Case ME, Isola, Val Bregaglia, 2013-2018; Charles Pictet, ristrutturazione di uno chalet, Le Pays d’En-Haut, Vaud, 2014; Mauro Bugada, Passo del Palio, Morterone, Lecco, 2012-2015
Testo di Paolo A. Sterni
Fotografia / Terrils, le montagne cadute dal cielo. Naoya Hatakeyama
Bacino minerario del Nord e del Passo di Calais, Francia, 2009
Testo di Elena Turetti
La città rimossa / Era il futuro. Cartiera Toscolano 1381, Toscolano Maderno, Brescia
Testo di Fancesca Gotti
Wunderkammer
Tecnica curiosa. Dall’infanzia delle macchine alle macchine inutili, Paolo Portoghesi
Apocalypse town. Cronache dalla fine della civlità urbana, Alessandro Coppola
Rovine e macerie. Il senso del tempo, Marc Augé
Nel corso del tempo, Wim Wenders
Intangible Search
A cura di Michela Facchinetti
Lemmario
A cura di Elena Turetti