ARK 34

LAVORO

Giugno 2020

Comitato Scientifico

Matteo Agnoletto, Gianenrico Bernasconi, Federico Bucci, Juan Calatrava, Andrea Canziani, Franco Farinelli, Imma Forino, Silvia Loddo, Renata Meazza, Carlo Nozza, Sara Protasoni, Massimiliano Savorra, Annalisa Viati Navone

Direttore

Davide Pagliarini

Comitato di Redazione

Francesca Acerboni, Michela Bassanelli, Giovanni Comoglio, Michela Facchinetti, Francesca Gotti, Jacopo Leveratto, Marco Mazzola, Maria Claudia Peretti, Giacomo Reguzzi, Elena Turetti

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Abstract

Possiamo smettere di considerare il lavoro come una sfida individuale, o al più di una singola corporazione, di un ristretto gruppo sociale o di interesse? Possiamo ridare al lavoro un significato e un ruolo in accordo con gli equilibri ecologici della biosfera così indispensabili alla nostra sopravvivenza?
A quale ordine, a quale ideale, a quale programma appartiene il lavoro che vogliamo?
Nel numero 34 Ark indaga il tema del lavoro, andando alla ricerca dei suoi significati e della sua utilità, dei sentimenti e delle ragioni che lo ispirano.
Questo numero di Ark va alla ricerca delle esperienze in cui il lavoro ha avuto, e può avere ancora, un significato capace di tenere insieme la quiete che lo precede e l’energia del fare, il sottosuolo che muove i desideri e le altitudini di un idealismo che ha tuttavia bisogno di forze ad esso contrarie e che possano riportarlo sulla terra. Lavorare per dare un senso al vivere anziché vivere per lavorare; raccogliere per esistere e non per affermare un potere; ricercare con ostinazione una bellezza sommessa e in relazione simbiotica con la biosfera; lavorare per dare vita ad opere colonizzate dalla natura, a fabbriche-giardino, aperte alle cittadinanze, alla vita biologica preesistente e non surrogata in costosi simulacri, ispiratrici di una visione del mondo egualitaria; lavorare per rovesciare il modello che ci vede costretti a perseguire un assurdo dominio sulla biosfera; lavorare per tendere ad un equilibrio tra l’ingegno del fare e la semplicità dell’esserci; lavorare per semplificare la realtà, per rimediare alle cause del malessere e della malattia; lavorare per congedarsi dalla vita con dignità, restituendo quel che si ha ricevuto.
L’energia potenziale all’origine di ogni lavoro deve tornare ad essere un’energia spirituale. La cultura deve esserne il garante, deve essere capace di gettare uno sguardo profondo nella Natura – dagli ambienti naturali all’inconscio umano – trovando in essi l’energia espressiva e la razionalità di cui l’uomo ha bisogno per comprendere se stesso, comunicare con i propri simili e con un pianeta in forma di giardino.

Sommario

Ai lettori / Lavoro

Testo di Davide Pagliarini

 

Editoriale / Lavoro e conflitti sociali

Testo di Massimo Preite

 

Crossing / Abitare e lavorare, sulla terra, sotto il cielo. Relazioni comunitarie, territoriali, cooperative e solidali

Incontro con Alessandro Coppola e Ivo Lizzola

A cura di Maria Claudia Peretti

 

900 Bergamo / Organi. Il lavoro amministrativo e il corpo della città

Giovanni Muzio, Palazzo degli Uffici Comunali, Bergamo, 1954-57

Testo di Giovanni Comoglio

 

900 Lombardo / L’Agricoltura e il suo tempio

Ignazio Gardella, Padiglione dell’Agricoltura, Fiera Campionaria di Milano, 1957-1962

Testi di Francesca Acerboni e Michele Caja

 

Enciclopedia del saper fare / Lavorare alla scrivania. Dal mito efficientista alla retorica del lavoro liberato

Testo di Imma Forino | Politecnico di Milano

 

Contemporaneo lombardo / Un’archeologia del futuro

Klaus Schuwerk & Jan Kleihues con Giampiero Lagnese, MUSIL – Museo dell’Industria e del Lavoro, Rodengo Saiano (Brescia), 2008

Testo di Marco Mazzola

 

Atlante / Nella società della cura

Testo di Elena Turetti

 

Incontri ravvicinati / Il lavoro è arte. L’arte è vita

Angelo Sesti, case d’affitto in via Frizzoni, Bergamo, 1910-1915

Testi di Davide Pagliarini, Monica Resmini e Michela Facchinetti

 

Land / Il pane e le rose

Vittoriano Viganò, Mollificio Bresciano, 1968-82

Testo di Jacopo Leveratto

 

Fotografia / Il nostro sguardo sulla macchina

Testo di Elena Turetti

Fotografie di Guido Guidi e Allegra Martin

 

La città rimossa / Traiettorie per economie situate. I consorzi caseari resistenti tra la Val Gerola e la Val Taleggio

Testo di Francesca Gotti

 

Wunderkammer

Pietro Porcinai a Trivero. Giardini e paesaggio tra pubblico e privato, Maria Luisa Frisa e Luigi Latini
Il posto, Ermanno Olmi
Uniform – Into the work/Out of the work, Fondazione MAST
AAMOD – Fondazione Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico
New Deal Photography. USA 1935 – 1943, Peter Walther

A cura di Michela Facchinetti

 

Lemmario

A cura di Elena Turetti